Statuto
Lo statuto
ART.  1
                   FONDAZIONE
                   Marzo  2000, in Retegno di Fombio (LO), si costituisce il VESPA CLUB  RETEGNO. L'associazione opererà nel rispetto delle norme di seguito  riportate senza perseguire alcun fine di lucro. All'atto della  costituzione erano presenti i signori: Giovanni Arnao; Pierantonio  Chiesa; Massimo Faggian; Carlo Felisi; Domenico Maderi; Edoardo  Simonini; Paolo Zangrossi. Che hanno nominato alla presidenza del  consiglio direttivo Pierantonio Chiesa e che hanno siglato il  presente documento.
                   
                   
                   ART.  2
                   FINALITA'
                   Il  sodalizio esclude lo scopo di lucro e si prefigge la promozione  dell'attività VESPISTICA. Con questo termine si intende il  soddisfacimento delle esigenze dei soci tramite l'organizzazione di  eventi turistici, culturali e ricreativi da svolgersi preferibilmente  con l'ausilio delle nostre amate.
                   
                   
                   ART.  3
                   QUALIFICA  DI ASSOCIATO
                   L'iscrizione  è aperta a tutti coloro che condividano gli scopi dell'associazione.  Chi lo desideri può compilare l'apposito modulo con il quale accetta  in toto il presente statuto e, dopo l'accettazione da parte del  consiglio direttivo (il consiglio si riserva di poter respingere le  domande qualora sussistano gravi e comprovati motivi), è chiamato a  versare la quota che annualmente viene determinata. Tutti coloro che  intendano rinnovare il loro tesseramento lo possono fare compilando  l'apposito modulo e versando la somma stabilita entro e non oltre  l’ultima riunione di Gennaio dell'anno per il quale ci si intenda  reiscrivere. Tutti gli associati possono prendere parte alle riunioni  (si tengono con cadenza settimanale e le date vengono comunicate  tramite calendario affisso all'albo della sede) e possono sporgere  reclami, proporre iniziative, chiedere chiarimenti, partecipare alla  votazione delle mozioni in discussione e quant'altro. Tutti gli  associati si impegnano a rispettare le regole del sodalizio e a non  compiere atti che ne potrebbero compromettere l'immagine e la  reputazione. Il consiglio direttivo si aggioga il diritto di votare  l'espulsione di chi non manterrà gli impegni sottoscritti e di chi  sarà in condizione di morosità. D'altro canto ognuno è libero di  dimettersi ed in tal caso non potrà chiedere la restituzione di  alcuna somma, ne parte di essa, versata all'atto  dell'iscrizione.
                   
                   
                   ART.  4
                   TRATTAMENTO  DATI PERSONALI
                   Ognuno,  all'atto dell'iscrizione al club, deve prendere visione della nota  informativa a proposito del trattamento dei dati personali (ex art.  10 legge 675/96) e comprovare tale informazione  sottoscrivendola.
                   
                   
                   ART.  5
                   RISORSE  FINANZIARIE E LORO GESTIONE
                   Il  club non ha scopo di lucro e, pertanto, le risorse finanziarie devono  essere impiegate per il solo soddisfacimento delle risoluzioni decise  nelle riunioni. Tali risorse hanno origine dalle quote di iscrizione  versate dai soci (da considerarsi al pari di donazioni e, pertanto,  non risarcibili), da giochi a premi e da quote versate da terzi  (quali sponsorizzazioni) nei limiti consentiti dalla legge. La  gestione delle risorse è affidata al presidente ed è controllata  dal consiglio direttivo. I bilanci sono redatti dal collettivo del  consiglio. Tutti i soci possono chiedere di visionare bilanci e  resoconti.
                   
                   
                   ART.  6
                   CASSATO
                   
                   
                   ART.  7
                   RIUNIONI  E CONSIGLIO DIRETTIVO
                 
ART. 7.1
RIUNIONE
La riunione settimanale dei soci è l’unico organo decisionale del “Vespa club Retegno”, fatti salvi casi particolari di estrema urgenza nei quali i consiglieri, di concerto col presidente, potranno intervenire. Tutti i soci possono prendervi parte, proporre iniziative, esprimere opinioni e partecipare al voto. In caso un associato sia impossibilitato ad intervenire personalmente e abbia la necessità di esprimere una propria opinione o proposta può farlo contattando i membri del consiglio, questi si faranno carico di riferire in riunione. Non è prevista la possibilità di votare per procura. In caso di votazione pari spetta al presidente, al vice presidente in sua assenza, prendere parte.
                   ART.  7.2
CONSIGLIO DIRETTIVO
Il consiglio direttivo ha il compito di orientare le politiche del club negli interessi del medesimo e nel rispetto dello statuto. è composto da un minimo di cinque (5) soci, ognuno dei quali può assumere più incarichi, e rimane in carica per tre (3) anni. All'interno del consiglio il presidente ha potere di controllo e decisione. Il presidente ha inoltre il potere di convocare assemblee straordinarie (durante le quali si possono stabilire orientamenti che andranno comunque sottoposti all’approvazione della riunione) e accedere al fondo cassa per spese urgenti, dovendone riferire alla prima convocazione utile. Il presidente, il suo indirizzo ed il suo recapito telefonico sono il punto di riferimento per il VESPA CLUB D'ITALIA, presso cui rappresenta a tutti gli effetti l'associazione. Per questo motivo le domande di affiliazione e di rinnovo dell'affiliazione devono passare da lui che se ne fa garante.
                 
ART. 7.3
NOMINA  CONSIGLIO DIRETTIVO
                   Ogni  associato ha il diritto di candidarsi per il consiglio, la sua nomina  è sottoposta alla legittimazione della riunione annuale dei soci  durante la quale ognuno di loro avrà il diritto di esprimere cinque  (5) preferenza su scheda anonima. Il candidato che non ottiene  nemmeno una preferenza non è legittimato a fare parte del consiglio  direttivo. Alla prima riunione utile il consiglio elegge al suo  interno o tra l’intero elenco dei soci un presidente ed un vice  presidente. La carica di consigliere decade automaticamente nel caso  l’individuo non rinnovi il proprio tesseramento. Il presidente ha  facoltà di sciogliere il consiglio qualora lo ritenga opportuno.
                   
                 
                   ART.  8
                   SCIOGLIMENTO
                   In  caso di scioglimento del sodalizio il patrimonio, nel caso ve ne sia,  verrà interamente devoluto in beneficenza ad uno o più enti  assistenziali o di pubblica utilità da scegliersi al  momento.
                   
                   
                   ART.9
                   STATUTO
                   Il  consiglio si aggioga il diritto di apportare modifiche o aggiunte  allo statuto nell'interesse del sodalizio e previa approvazione della  maggioranza dei membri della riunione.




 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
 
				  
